Laboratorio per il rinnovo della catechesi
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GIOVEDÌ 7 APRILE 2005 ore 21.00 TERZO INCONTRO Già da alcuni mesi è attivo nella nostra comunità il "laboratorio di ricerca per il rinnovo della catechesi" che vede impegnati il parroco ed alcuni genitori e catechisti dei ragazzi delle medie. Nel nostro terzo incontro, svoltosi il 7 aprile u. s., abbiamo riflettuto sui principi guida e le indicazioni operative che i vescovi del Triveneto hanno dato alle parrocchie per sostenere il rinnovamento dell'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi. Questi suggerimenti sono contenuti nel documento "Iniziazione cristiana: un invito alla speranza" (giugno 2002). Questo testo è stato il filo conduttore della nostra riflessione, guidata da don Patrizio. Riportiamo qui di seguito i punti principali. Partiamo dalla DEFINIZIONE DI INIZIAZIONE CRISTIANA: "Processo globale
attraverso il quale si diventa cristiani. Si tratta di un cammino diffuso
nel tempo e scandito dall'ascolto della Parola, dalla celebrazione dei
Sacramenti di Dio, dall'esercizio della carità e dalla testimonianza
(
) attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale
della vita cristiana e si impegna a vivere come figlio di Dio
".
Il PRINCIPIO-GUIDA che i vescovi sottolineano con decisione nel loro
documento è il seguente: "L'iniziazione cristiana non è
semplicemente un'attività che la comunità parrocchiale aggiunge
a tante altre, ma è parte integrante della sua missione, perché
è attraverso l'iniziazione che la comunità è generata,
proprio mentre genera nella fede nuovi figli". Nella seconda parte del loro documento i vescovi suggeriscono alcune
INDICAZIONI OPERATIVE: o La domenica va riscoperta come "giorno del Signore" nel quale
fare in comunità esperienze significative di celebrazione, di comunione,
di testimonianza della carità. 2. CENTALITÀ INSOSTITUIBILE DELLA FAMIGLIA. I genitori sono e rimarranno sempre i primi educatori alla fede dei loro
figli, ma vanno affiancati, aiutati, sostenuti in questo loro compito.
C'è, quindi, la necessità di trovare sempre nuove vie per
un loro maggiore coinvolgimento, tenendo, però, conto delle loro
reali condizioni e disponibilità.
I vescovi terminano il loro documento con questa proposta: "Proponiamo
che verso i 18-20 anni la conclusione dell'iniziazione cristiana dei giovani
sia solennemente celebrata". Lunedì 29 novembre 2004 il parroco e alcuni rappresentanti dei catechisti e dei genitori dei ragazzi delle medie si sono ritrovati per il secondo incontro del "Laboratorio per il rinnovo della catechesi". Sono state presentate alcune sperimentazioni avviate in varie parrocchie delle diocesi del Triveneto. È bene ricordare che tutte queste sperimentazioni sono il frutto di un lungo periodo di riflessione, di confronto, di progettazione da parte dei parroci, catechisti, genitori, animatori ACR e, in alcuni casi, anche dei consigli pastorali. Tutte, inoltre, si pongono alcuni obiettivi comuni: · Maggiore coinvolgimento dei genitori. · Maggiore interesse e coinvolgimento dei ragazzi. Per questo si tende a superare il modello scolastico e a far vivere la catechesi ai ragazzi come un'esperienza di chiesa. · Maggiore continuità. La catechesi non deve essere finalizzata ai sacramenti, ma ad una mentalità di fede. Le sperimentazioni presentate sono le seguenti: a."Catechesi insieme" ( diocesi di Trento ). I genitori stessi
sono catechisti dei figli. b. "Catechesi in contemporanea" ( diocesi di Vicenza ). È
rivolta a genitori e figli insieme. Parrocchia di Valdobbiadene. - Parrocchia di Torreglia. Soprattutto le ultime proposte citate introducono al dopo-cresima. I risultati ottenuti sono buoni: secondo le stime del parroco, circa il 60% dei ragazzi partecipa al gruppo "issimi" in 10 superiore. Si ha poi un calo ( fisiologico? ) negli anni seguenti. I genitori dei cresimandi sono invitati ad una serie d'incontri: alcuni vertono su temi legati all'adolescenza, altri, più specifici, affrontano il sacramento della Cresima. Tutti si svolgono non come conferenze, ma secondo il metodo del laboratorio-confronto. Mercoledì 3 novembre ci siamo trovati tra rappresentanti dei catechisti delle medie, genitori e il parroco per dare il via a un "laboratorio" che rifletta sulla situazione della catechesi per i ragazzi delle medie. In effetti da parecchio tempo "soffriamo" per lo scarso interesse che questi ragazzi sembrano avere nei confronti dell'incontro settimanale di catechesi; anche se breve (un'ora) sembra essere male sopportato dai nostri ragazzi. Lo sentono come un'aggiunta all'orario scolastico, "da fare", perché è un obbligo o una imposizione dei loro genitori (per i più fortunati). Almeno questa è l'impressione 'esterna' che comunque ci fa interrogare se sia il caso di rinnovare la proposta catechistica. Come punto di partenza abbiamo analizzato la nostra situazione attuale, cogliendo gli aspetti positivi e negativi che la catechesi oggi offre. Aspetti negativi: si è visto che a volte si ribellano all'incontro di catechesi, perché, per loro che stanno vivendo una fase di crescita particolare in cui vogliono staccarsi dal mondo adulto per essere indipendenti o grandi, lo sentono come un' imposizione; quindi manifestano insofferenza, noia, creando confusione per non accettare le molteplici e svariate proposte dei loro catechisti. Altri aspetti problematici: il clima di disinteresse generale e una partecipazione passiva. Si percepisce come problema il fatto che molti ragazzi non vengono alla Messa. Aspetti positivi: vengono anche volentieri perché è un modo per fare gruppo,sentono la necessità di stringere amicizia e testimonianza di ciò è la loro presenza costante e praticamente totale. Inoltre, sanno essere propensi al dialogo, sono attenti alla realtà che li circonda ed incoraggiandoli sono sensibili alla preghiera. E' emerso più volte che molte problematiche evidenziate sono frutto di un "passaggio di vita", anche perché certi atteggiamenti e comportamenti li hanno anche in altri settori della vita (scuola, sport ). Proprio per questo ci si domanda: una catechesi così strutturata risponde alle esigenze degli adolescenti di oggi? E' venuto fuori anche il discorso 'famiglia' perché l'impressione che si ha a volte tra i catechisti è di "lavorare per niente" se non c'è alle spalle una famiglia che in effetti segua il ragazzo e cammini con lui/lei sulla strada della fede, magari dando l'esempio. E' vero questo secondo voi? I genitori presenti si sono proposti di interrogare i propri figli, di effettuare un sondaggio per trovare dei punti in comune per iniziare i nostri ragazzi alla fede cristiana. Ricercare nuove vie richiede più impegno anche da parte di noi genitori e catechisti, ma, imporci e lottare con i nostri ragazzi per superare l'apatia alla S.Messa e alla partecipazione attiva in parrocchia, è certamente più fruttuoso che lasciare le cose come stanno. Non aprire gli occhi alla realtà è sbagliato: ce lo dimostra il fatto che dopo la Cresima molti nostri giovani non continuano a far parte della parrocchia e si sentono 'finalmente liberi'!!! Il parroco ha anche sottolineato che occorre mettersi nell'ordine delle idee che più che di catechesi è meglio parlare di "iniziazione cristiana" e che non ci si può restringere all'oretta di vecchio catechismo, ma è tutta la vita della comunità che educa alla fede. Chiediamo a tutti un parere, un consiglio, un'idea, un'opinione perché la collaborazione e la diversità di pensieri ci aiuta a crescere, a trovare un itinerario di fede cristiana comune. |